martedì 16 luglio 2013

ANNO 1957


 LA NONNA SABELLA  di Dino Risi
















La nonna Sabella è un film del 1957 diretto da Dino Risi. È tratto dall'omonimo libro di Pasquale Festa Campanile.

Trama
Raffaele, uno studente fuorisede a Napoli, è costretto a ritornare a Pollena, suo paese natale, perché la sua amata nonna Sabella è morente. Sconvolto dalla notizia Raffaele si reca subito a casa della moribonda, qui ritrova il paese addolorato per le condizioni di nonna Sabella. Tutti tranne Carmela, l'ormai matura sorella di Sabella, e l'ufficiale postale Emilio, fidanzati da vent'anni, che non hanno potuto realizzare il loro sogno d'amore per l'ostinata opposizione da parte della nonnina. Ma nessuno aveva fatto i conti con l'arzilla vecchietta, che all'arrivo del nipote guarisce improvvisamente e svela i suoi piani, cioè quelli di far tornare al paese il nipote e costringerlo a fidanzarsi con Evelina, figlia di un facoltoso proprietario terriero. Raffaele però si innamora della storica compagna di giochi Lucia, nipote di Emilio, rivista al suo ritorno in paese. Raffaele ed Emilio si coalizzano contro la prepotenza di nonna Sabella e riescono a ingannarla. Con la complicità del parroco, infatti, Emilio sposerà in gran segreto l'antica fidanzata. Nonna Sabella dovrà quindi accettare il matrimonio della sorella e benedire il matrimonio del nipote con Lucia. Ma Sabella si prenderà la sua rivincita, costringendo i due sposini a ospitarla nel viaggio di nozze verso Roma.

ANNO1953



LA LUPA di Alberto Lattuada












La lupa è un film del 1953 diretto da Alberto Lattuada. Liberamente tratto dall'omonima novella di Giovanni Verga, il soggetto cinematografico di Lattuada prende i personaggi e la storia verghiana, ma li ambienta in Basilicata invece che in Sicilia, durante il secondo dopoguerra negli anni cinquanta anziché nell'ottocento.
Le riprese sono state girate a Matera. [1]

 

Trama

Nel villaggio dove viveva, la chiamavano "la Lupa", poiché non era mai sazia delle relazioni che aveva con gli uomini. Le altre donne avevano paura di lei, perché la Lupa -bella e vorace- attirava i loro mariti e i loro figli anche con un solo sguardo. Di ciò soffriva sua figlia, Maricchia, consapevole del fatto che non avrebbe trovato mai marito per colpa della pessima reputazione della madre.
La Lupa si innamorò di un giovane che mieteva il grano con lei, Nanni, che seguiva e guardava avidamente. Una sera, la donna decise di dichiarargli il suo amore, ma il ragazzo rispose di volere in sposa Maricchia; ella andò via per poi tornare ad Ottobre, per la spremitura delle olive, offrendo la figlia in sposa al giovane. Nanni accettò, anche se la Lupa dovette costringere Maricchia a sposarlo con le minacce: sposando sua figlia, infatti, Nanni sarebbe stato costretto a passare molto tempo anche in compagnia della donna.
Passò il tempo e Maricchia diede dei figli a Nanni. Sua madre aveva deciso di non farsi più vedere, ma, un pomeriggio caldo, svegliò Nanni che dormiva in un fosso e gli offrì del vino. Lui la pregò più volte di andare via, ma lei tornò altre volte, noncurante dei suoi divieti.
Maricchia, disperata, accusava la madre di volerle rubare il marito e andò dal brigadiere per farsi aiutare. Anche Nanni chiese aiuto al brigadiere, che supplicò di arrestarlo e rinchiuderlo in prigione: tutto pur di non rivedere la Lupa.
Qualche tempo dopo, Nanni prese un calcio al petto da un asino. Il ragazzo, sebbene sembrasse in procinto di morire, riuscì a sopravvivere e dovette sopportare un ulteriore ritorno della Lupa, che minacciò di uccidere. Quando la donna tornò ancora da lui, fu l'ultima volta: Nanni la uccise, esasperato dalla sua bellezza e dalla volontà di restare fedele a sua moglie.



Alberto Lattuada (Milano, 14 novembre 1914Orvieto, 3 luglio 2005) è stato un regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico italiano. Intellettuale dalla personalità eclettica, appassionato di letteratura, arte e fotografia, era noto soprattutto per aver trasposto sullo schermo molti celebri romanzi e alcuni kolossal anche per il piccolo schermo. Fautore di uno stile personale e rigoroso, ha raccontato l'individuo senza scrupoli tutto teso al raggiungimento di uno scopo, esplorando inoltre un erotismo quasi mai fine a se stesso (il corpo e la scoperta della sessualità femminile). Nella sua lunga carriera ha scoperto e lanciato molte attrici come Marina Berti, Carla Del Poggio (divenuta poi sua moglie), Valeria Moriconi, Jacqueline Sassard, Catherine Spaak, Dalila Di Lazzaro, Therese Ann Savoy, Nastassja Kinski, Clio Goldsmith, Barbara De Rossi e Sophie Duez.( FONTE: WIKIPEDIA)

lunedì 15 luglio 2013

ANNO 1950





 Le due sorelle di Mario Volpe
  




Trama del film LE DUE SORELLE:
Il giovane marchese Alberto ha avuto una relazione con Franca, figlia del suo fattore, ch'egli poi ha abbandonato: dalla relazione è nato un bambino. Il tradimento sofferto ha ferito profondamente l'amico di Franca ed essa non sa decidersi ad accogliere le premure di Giovanni, che vorrebbe sposarla. Ritornato dopo lunga assenza, Alberto finge d'aver dimenticato la precedente relazione e si mette a far la corte alla sorella minore di Franca, Vera, che mostra di gradirla. Franca sente il dovere di difendere la sorella dal pericolo, che la minaccia, e quando Vera si rifiuta d'ascoltare i suoi consigli, si rivolge ad Alberto. Vera la sorprende a colloquio col marchese e la gelosia le suggerisce calunniosi sospetti, ch'essa non esita a comunicare a Giovanni. Questi, che ama appassionatamente Franca, si reca difilato alla casa del marchese, che affronta e ferisce gravemente. Poi fugge, in preda al rimorso, e nella notte cade in un burrone e muore. Al capezzale d'Alberto, Vera apprende dal parroco tutta la verità: pentita, invoca la guarigione del marchese e fa voto di prendere il velo. Alberto guarisce e sposa Franca, mentre Vera si fa monaca.

FOTOGRAFIA:
Mauro Chiodini
MONTAGGIO:
Dolores Tamburini
MUSICHE:
Gino Filippini
PRODUZIONE: VENERE FILM
DISTRIBUZIONE: REGIONALE
PAESE: Italia 1950
DURATA: 82 Min
fonte "RdC - Cinematografo.it"

venerdì 12 luglio 2013

ANNO 1949



NEL MEZZOGIORNO QUALCOSA E' CAMBIATO
di  Carlo Lizzani


Carlo Lizzani (Roma, 3 aprile 1922) è un regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico italiano.
 Critico e saggista (autore fra l'altro di una Storia del cinema italiano, 1953, 1961 e 1979), sceneggiatore di Vergano, De Santis, Rossellini e Lattuada nel periodo neorealista, esordì col documentario Nel Mezzogiorno qualcosa è cambiato (1950) e col film Achtung! Banditi! (1951).
Tra i film da lui diretti vanno ricordati: Cronache di poveri amanti (1954), Il processo di Verona (1963), Banditi a Milano (1968), Crazy Joe (1973), Mussolini ultimo atto (1974), Storie di vita e malavita (1975), Fontamara (1977), La casa del tappeto giallo (1983), Mamma Ebe (1985), Caro Gorbaciov (1988), Cattiva (1991), Celluloide (1995), Hotel Meina (2007), oltre agli sceneggiati televisivi Nucleo Zero (1984), Un'isola (1986) e La trappola (1989).
Dal 1979 al 1982 ha diretto la Mostra del cinema di Venezia.
Nel 1998 ha pubblicato la raccolta di suoi scritti di vario genere Attraverso il Novecento, in cui trovano posto anche interessanti aneddoti sul mondo del cinema neorealista italiano, e nel 2007 la sua autobiografia Il mio lungo viaggio nel secolo breve.
Nel dicembre del 1999 ha ricevuto dall'Università di Torino la laurea "honoris causa" in Scienze della comunicazione.
È tutor del corso di Filmmaker della Accademia Act Multimedia di Cinecittà.
( FONTE :wikipedia)





BASILICATA IN VIDEO


TRENTASETTE SONO I  FILM

GIRATI IN BASILICATA

PER ORA SOLO I TITOLI  A PRESTO I VIDEO 



Un giorno della vita
di Giuseppe Papasso, 2011

Basilicata Coast to Coast
di Rocco Papaleo, 2010

Mineurs
di Fulvio Wetzl, 2007

The Nativity Story
di Catherine Hardwicke, 2006

The Omen Il presagio
di John Moore, 2006

Il Rabdomante
di Fabrizio Cattani, 2005

The Passion of the Christ
di Mel Gibson, 2003

Io non ho paura
di Gabriele Salvatores, 2002

Ogni lasciato è perso
di Piero Chiambretti 2000

Terra Bruciata
di Fabio Segatori, 1999

Del perduto Amore
di Michele Placido, 1998

L’ Uomo delle Stelle
di Giuseppe Tornatore, 1995

Il sole anche di notte
di Paolo e Vittorio Taviani, 1990

King David
di Bruce Beresford, 1985

Tre Fratelli
di Francesco Rosi, 1981
Cristo si è fermato a Eboli
di Francesco Rosi, 1979

Volontari per destinazione ignota
di Alberto Negrin, 1978

L’Albero di Guernica
di Fernando Arrabal, 1975

Qui comincia l’avventura
di Carlo di Palma, 1975

Il tempo dell’inizio
di Luigi Di Gianni, 1974

Allonsanfan
di Paolo e Vittorio Taviani, 1974

Anno Uno
di Roberto Rossellini, 1974

Il decamerone nero
di Piero Vivarelli, 1972

Non si sevizia un paperino
di Lucio Fulci, 1972

C’era una Volta
di Francesco Rosi, 1967

Made in Italy
di Nanni Loy, 1965

Il vangelo secondo Matteo
di Pier Paolo Pasolini, 1964

Il Demonio
di Brunello Rondi, 1963

Gli anni Ruggenti
di Luigi Zampa, 1962

La Vedovella
di Silvio Siani, 1962
Italia ’61
di Jan Lenica, 1961

Viva l’Italia!
di Roberto Rossellini, 1961

A porte chiuse
di Dino Risi, 1960

La nonna Sabella
di Dino Risi, 1957

La Lupa
di Alberto Lattuada, 1953

Le due sorelle
di Mario Volpe, 1950

Nel mezzogiorno qualcosa è cambiato
di Carlo Lizzani, 1949