venerdì 6 dicembre 2013

ANNO 1965


MADE IN ITALY
REGIA DI  Nanni Loy.
Per realizzare questo film Loy ha impiegato un cast comprendente molti attori famosi.In una trentina di episodi, distinti in cinque sezioni (Usi e costumi; Le donne; Il lavoro; Lo Stato, la Chiesa e il cittadino; La famiglia), il regista descrive acutamente i costumi degli italiani e, tra una sezione e l'altra, viene inserito un intermezzo: quattro operai a bordo di un aereo diretto a Stoccolma anticipano la sezione successiva con un comportamento "tipico" tra compassati viaggiatori svedesi ma, negli ultimi fotogrammi del film, una volta arrivati in Svezia porteranno allegria in un silenzioso bar nei dintorni della capitale.
Il film è ambientato in alcuni luoghi caratteristici dell'Italia: Roma, Amalfi, Ravello, Matera, Napoli, Venezia, Torino, Firenze, più la Sicilia ed alcune zone dell'Italia rurale.

ANNO 1964



 

IL VANGELO SECONDO MATTEO
DI  Pier Paolo Pasolini

Riproposizione fedele al Vangelo di Matteo della vita di Gesù Cristo, dall'annunciazione a Maria della nascita del figlio di Dio, al matrimonio con Giuseppe e la fuga in Egitto per sfuggire ad Erode ed alla strage degli innocenti.
Divenuto adulto Gesù affronta le prove nel deserto, e dopo quaranta giorni di tentazioni, prosegue per la Palestina, in compagnia degli Apostoli a predicare il suo verbo, compiendo miracoli.
Processato da Ponzio Pilato, viene condannato alla crocifissione e la resurrezione conclude la sua vita terrena.
Il regista utilizza attori non professionisti e comparse scelte tra la locale popolazione contadina. Molti gli amici del regista che parteciparono alle riprese e, tra questi, alcuni intellettuali di fama come Natalia Ginzburg, Alfonso Gatto ed Enzo Siciliano, oltre al solito Ninetto Davoli. Come poi farà in Teorema (1968), Pasolini ritaglia un ruolo anche per l'anziana madre Susanna, che qui interpreta la Madonna anziana.
La figura di Cristo fu affidata al catalano Enrique Irazoqui allora sindacalista diciannovenne, in Italia per cercare appoggi alla lotta contro il regime franchista[2][3]. Venne doppiato da Enrico Maria Salerno.
Il film fu girato in diverse località italiane, ma senza seguire una traccia geografica precisa. L'idea iniziale era di ambientarlo negli stessi luoghi della Palestina dove realmente si erano svolte le vicende narrate, ma presto essa si rivelò poco praticabile, anche per via dei mutamenti subiti dal paesaggio nel corso dei secoli.
Di qui la decisione di girarlo nell’Italia centro-meridionale: in particolare negli ambienti rupestri di varie regioni ed anche in Basilicata: a Barile, Lagopesole (La scena del sinedrio è girata nel cortile interno del Castello di Lagopesole) e nei Sassi di Matera);

ANNO 1963

IL DEMONIO DI
BRUNELLO RONDI
La contadina Purificata è disperata perché l'uomo che ama, Antonio, è promesso a un'altra. Dopo essere stata rifiutata più volte da lui, Purificata gli getta contro il malocchio e si dà alla fuga. Ma viene inseguita e braccata dall'intero paese che la ritiene responsabile di una catastrofe e dopo averla catturata, la gente la porta in chiesa per un esorcismo.
Le riprese sono state girate a Matera.

mercoledì 4 dicembre 2013

ANNO 1961


VIVA L'ITALIA DI ROBERTO ROSSELLINI


Viva l'Italia! è un film del 1961 diretto da Roberto Rossellini, che narra le vicende della spedizione dei Mille. Nato da una coproduzione mista italo-francese è stato realizzato in due versioni per i due paesi, caratterizzate da notevoli differenze nel montaggio e nella durata.
La première si tenne al Teatro dell'Opera di Roma, il 27 gennaio 1961, nel corso di una serata di gala internazionale, organizzata con il patrocinio della Croce Rossa. Le proiezioni pubbliche ebbero inizio il successivo 2 febbraio per la versione italiana e il 2 maggio 1961 per quella francese, con il titolo Vive l'Italie. La versione italiana è stata anche doppiata in lingua spagnola e inglese, in quest'ultima pubblicata con il titolo Garibaldi.
In effetti il titolo fu oggetto di alcune polemiche e cambiato poco prima della presentazione. Originariamente Rossellini aveva titolato il film Paisà 1860, scelto dal regista per sottolineare il taglio neorealistico dell'opera che rappresenta un distacco dalla retorica risorgimentale per approdare al rigore storico nella narrazione. Il principale soggettista e sceneggiatore Sergio Amidei tracciò un significativo parallelismo tra la nuova opera e il precedente Paisà, evidenziando le analogie tra l'epopea garibaldina del 1860 e la guerra di liberazione alleata, dopo lo sbarco in Sicilia del 1943. In entrambi i film, secondo Amidei, ci si trova di fronte a «un esercito di liberatori che conquista paesi e popolazioni di cui non conosce i problemi reali».
La lettura data da Rossellini agli avvenimenti risorgimentali del 1860 suscitò il favore o la contrarietà dei vari critici cinematografici dell'epoca, ma al di là delle valutazioni sugli aspetti artistici e politici, il film offre una rara e pregevole ricostruzione storica d'immagine, essendo girato nei luoghi ove si svolsero i fatti, con centinaia di comparse e una notevole attenzione ai costumi. Tra le molte scene interessanti, risultano particolarmente suggestive le riprese dall'alto della battaglia di Calatafimi che mostrano le posizioni e i movimenti delle truppe sul colle Pianto Romano e le ambientazioni dell'insurrezione di Palermo, in una città quasi spettrale che ancora portava i segni, piuttosto evidenti, del precedente conflitto mondiale.
Le riprese sono state girate a Matera

ANNO 1961

• Anno 1961 - "Italia '61" (Documentario)Regia di Jan Lenica
Note: è un documentario con immagini a 360 gradi sui Sassi di Matera





ANNO 1960


A PORTE CHIUSE
DI DINO RISI


  

RIPRENDO DA DOVE HO LASCIATO



L'ESTATE E' FINITA ...
L'AUTUNNO ANCHE..
E L'INVERNO MI CONSIGLIA DI CONTINUARE QUESTA RICERCA CHE CON MOLTO FATICA CONTINUERO'...
PERO' FORSE VALE LA PENA...

martedì 16 luglio 2013

ANNO 1957


 LA NONNA SABELLA  di Dino Risi
















La nonna Sabella è un film del 1957 diretto da Dino Risi. È tratto dall'omonimo libro di Pasquale Festa Campanile.

Trama
Raffaele, uno studente fuorisede a Napoli, è costretto a ritornare a Pollena, suo paese natale, perché la sua amata nonna Sabella è morente. Sconvolto dalla notizia Raffaele si reca subito a casa della moribonda, qui ritrova il paese addolorato per le condizioni di nonna Sabella. Tutti tranne Carmela, l'ormai matura sorella di Sabella, e l'ufficiale postale Emilio, fidanzati da vent'anni, che non hanno potuto realizzare il loro sogno d'amore per l'ostinata opposizione da parte della nonnina. Ma nessuno aveva fatto i conti con l'arzilla vecchietta, che all'arrivo del nipote guarisce improvvisamente e svela i suoi piani, cioè quelli di far tornare al paese il nipote e costringerlo a fidanzarsi con Evelina, figlia di un facoltoso proprietario terriero. Raffaele però si innamora della storica compagna di giochi Lucia, nipote di Emilio, rivista al suo ritorno in paese. Raffaele ed Emilio si coalizzano contro la prepotenza di nonna Sabella e riescono a ingannarla. Con la complicità del parroco, infatti, Emilio sposerà in gran segreto l'antica fidanzata. Nonna Sabella dovrà quindi accettare il matrimonio della sorella e benedire il matrimonio del nipote con Lucia. Ma Sabella si prenderà la sua rivincita, costringendo i due sposini a ospitarla nel viaggio di nozze verso Roma.

ANNO1953



LA LUPA di Alberto Lattuada












La lupa è un film del 1953 diretto da Alberto Lattuada. Liberamente tratto dall'omonima novella di Giovanni Verga, il soggetto cinematografico di Lattuada prende i personaggi e la storia verghiana, ma li ambienta in Basilicata invece che in Sicilia, durante il secondo dopoguerra negli anni cinquanta anziché nell'ottocento.
Le riprese sono state girate a Matera. [1]

 

Trama

Nel villaggio dove viveva, la chiamavano "la Lupa", poiché non era mai sazia delle relazioni che aveva con gli uomini. Le altre donne avevano paura di lei, perché la Lupa -bella e vorace- attirava i loro mariti e i loro figli anche con un solo sguardo. Di ciò soffriva sua figlia, Maricchia, consapevole del fatto che non avrebbe trovato mai marito per colpa della pessima reputazione della madre.
La Lupa si innamorò di un giovane che mieteva il grano con lei, Nanni, che seguiva e guardava avidamente. Una sera, la donna decise di dichiarargli il suo amore, ma il ragazzo rispose di volere in sposa Maricchia; ella andò via per poi tornare ad Ottobre, per la spremitura delle olive, offrendo la figlia in sposa al giovane. Nanni accettò, anche se la Lupa dovette costringere Maricchia a sposarlo con le minacce: sposando sua figlia, infatti, Nanni sarebbe stato costretto a passare molto tempo anche in compagnia della donna.
Passò il tempo e Maricchia diede dei figli a Nanni. Sua madre aveva deciso di non farsi più vedere, ma, un pomeriggio caldo, svegliò Nanni che dormiva in un fosso e gli offrì del vino. Lui la pregò più volte di andare via, ma lei tornò altre volte, noncurante dei suoi divieti.
Maricchia, disperata, accusava la madre di volerle rubare il marito e andò dal brigadiere per farsi aiutare. Anche Nanni chiese aiuto al brigadiere, che supplicò di arrestarlo e rinchiuderlo in prigione: tutto pur di non rivedere la Lupa.
Qualche tempo dopo, Nanni prese un calcio al petto da un asino. Il ragazzo, sebbene sembrasse in procinto di morire, riuscì a sopravvivere e dovette sopportare un ulteriore ritorno della Lupa, che minacciò di uccidere. Quando la donna tornò ancora da lui, fu l'ultima volta: Nanni la uccise, esasperato dalla sua bellezza e dalla volontà di restare fedele a sua moglie.



Alberto Lattuada (Milano, 14 novembre 1914Orvieto, 3 luglio 2005) è stato un regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico italiano. Intellettuale dalla personalità eclettica, appassionato di letteratura, arte e fotografia, era noto soprattutto per aver trasposto sullo schermo molti celebri romanzi e alcuni kolossal anche per il piccolo schermo. Fautore di uno stile personale e rigoroso, ha raccontato l'individuo senza scrupoli tutto teso al raggiungimento di uno scopo, esplorando inoltre un erotismo quasi mai fine a se stesso (il corpo e la scoperta della sessualità femminile). Nella sua lunga carriera ha scoperto e lanciato molte attrici come Marina Berti, Carla Del Poggio (divenuta poi sua moglie), Valeria Moriconi, Jacqueline Sassard, Catherine Spaak, Dalila Di Lazzaro, Therese Ann Savoy, Nastassja Kinski, Clio Goldsmith, Barbara De Rossi e Sophie Duez.( FONTE: WIKIPEDIA)

lunedì 15 luglio 2013

ANNO 1950





 Le due sorelle di Mario Volpe
  




Trama del film LE DUE SORELLE:
Il giovane marchese Alberto ha avuto una relazione con Franca, figlia del suo fattore, ch'egli poi ha abbandonato: dalla relazione è nato un bambino. Il tradimento sofferto ha ferito profondamente l'amico di Franca ed essa non sa decidersi ad accogliere le premure di Giovanni, che vorrebbe sposarla. Ritornato dopo lunga assenza, Alberto finge d'aver dimenticato la precedente relazione e si mette a far la corte alla sorella minore di Franca, Vera, che mostra di gradirla. Franca sente il dovere di difendere la sorella dal pericolo, che la minaccia, e quando Vera si rifiuta d'ascoltare i suoi consigli, si rivolge ad Alberto. Vera la sorprende a colloquio col marchese e la gelosia le suggerisce calunniosi sospetti, ch'essa non esita a comunicare a Giovanni. Questi, che ama appassionatamente Franca, si reca difilato alla casa del marchese, che affronta e ferisce gravemente. Poi fugge, in preda al rimorso, e nella notte cade in un burrone e muore. Al capezzale d'Alberto, Vera apprende dal parroco tutta la verità: pentita, invoca la guarigione del marchese e fa voto di prendere il velo. Alberto guarisce e sposa Franca, mentre Vera si fa monaca.

FOTOGRAFIA:
Mauro Chiodini
MONTAGGIO:
Dolores Tamburini
MUSICHE:
Gino Filippini
PRODUZIONE: VENERE FILM
DISTRIBUZIONE: REGIONALE
PAESE: Italia 1950
DURATA: 82 Min
fonte "RdC - Cinematografo.it"

venerdì 12 luglio 2013

ANNO 1949



NEL MEZZOGIORNO QUALCOSA E' CAMBIATO
di  Carlo Lizzani


Carlo Lizzani (Roma, 3 aprile 1922) è un regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico italiano.
 Critico e saggista (autore fra l'altro di una Storia del cinema italiano, 1953, 1961 e 1979), sceneggiatore di Vergano, De Santis, Rossellini e Lattuada nel periodo neorealista, esordì col documentario Nel Mezzogiorno qualcosa è cambiato (1950) e col film Achtung! Banditi! (1951).
Tra i film da lui diretti vanno ricordati: Cronache di poveri amanti (1954), Il processo di Verona (1963), Banditi a Milano (1968), Crazy Joe (1973), Mussolini ultimo atto (1974), Storie di vita e malavita (1975), Fontamara (1977), La casa del tappeto giallo (1983), Mamma Ebe (1985), Caro Gorbaciov (1988), Cattiva (1991), Celluloide (1995), Hotel Meina (2007), oltre agli sceneggiati televisivi Nucleo Zero (1984), Un'isola (1986) e La trappola (1989).
Dal 1979 al 1982 ha diretto la Mostra del cinema di Venezia.
Nel 1998 ha pubblicato la raccolta di suoi scritti di vario genere Attraverso il Novecento, in cui trovano posto anche interessanti aneddoti sul mondo del cinema neorealista italiano, e nel 2007 la sua autobiografia Il mio lungo viaggio nel secolo breve.
Nel dicembre del 1999 ha ricevuto dall'Università di Torino la laurea "honoris causa" in Scienze della comunicazione.
È tutor del corso di Filmmaker della Accademia Act Multimedia di Cinecittà.
( FONTE :wikipedia)





BASILICATA IN VIDEO


TRENTASETTE SONO I  FILM

GIRATI IN BASILICATA

PER ORA SOLO I TITOLI  A PRESTO I VIDEO 



Un giorno della vita
di Giuseppe Papasso, 2011

Basilicata Coast to Coast
di Rocco Papaleo, 2010

Mineurs
di Fulvio Wetzl, 2007

The Nativity Story
di Catherine Hardwicke, 2006

The Omen Il presagio
di John Moore, 2006

Il Rabdomante
di Fabrizio Cattani, 2005

The Passion of the Christ
di Mel Gibson, 2003

Io non ho paura
di Gabriele Salvatores, 2002

Ogni lasciato è perso
di Piero Chiambretti 2000

Terra Bruciata
di Fabio Segatori, 1999

Del perduto Amore
di Michele Placido, 1998

L’ Uomo delle Stelle
di Giuseppe Tornatore, 1995

Il sole anche di notte
di Paolo e Vittorio Taviani, 1990

King David
di Bruce Beresford, 1985

Tre Fratelli
di Francesco Rosi, 1981
Cristo si è fermato a Eboli
di Francesco Rosi, 1979

Volontari per destinazione ignota
di Alberto Negrin, 1978

L’Albero di Guernica
di Fernando Arrabal, 1975

Qui comincia l’avventura
di Carlo di Palma, 1975

Il tempo dell’inizio
di Luigi Di Gianni, 1974

Allonsanfan
di Paolo e Vittorio Taviani, 1974

Anno Uno
di Roberto Rossellini, 1974

Il decamerone nero
di Piero Vivarelli, 1972

Non si sevizia un paperino
di Lucio Fulci, 1972

C’era una Volta
di Francesco Rosi, 1967

Made in Italy
di Nanni Loy, 1965

Il vangelo secondo Matteo
di Pier Paolo Pasolini, 1964

Il Demonio
di Brunello Rondi, 1963

Gli anni Ruggenti
di Luigi Zampa, 1962

La Vedovella
di Silvio Siani, 1962
Italia ’61
di Jan Lenica, 1961

Viva l’Italia!
di Roberto Rossellini, 1961

A porte chiuse
di Dino Risi, 1960

La nonna Sabella
di Dino Risi, 1957

La Lupa
di Alberto Lattuada, 1953

Le due sorelle
di Mario Volpe, 1950

Nel mezzogiorno qualcosa è cambiato
di Carlo Lizzani, 1949